Poemas de tristeza :  Pucha , que solo Estoy…
La tristeza, es como un rio rojo de sangre
Donde navegan en él, barcos cargados de sombras
Donde soplan vientos de lejanos recuerdos
Recuerdos de lejanos días, cuando el sol brillaba
Cuando la luna salía alumbrando tus sueños
Sueños que quedaron truncos, en un tiempo muerto
Muerto te sientes ahora, cuando ya no tienes tiempo
Cuando miras atrás y solo vez un camino vacio
Lleno de la nada, entonces dices “pucha que solo estoy”
Tu mano seca tu frente, te encojes y comienzas a llorar.


Conrado Augusto Sehmsdorf (Kurt)


[img width=300]https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcT0LPt2WKqgBxmxqPUvPAlyG01GdRF_eaq_jQQZEUhYiTA4SOwr[/img]
Poeta

Poemas de despedida :  Perdón
Perdóname por las cosas que no hice
y por las que dejé de hacer también;
Por las cosas que nunca te dije
y por las que dejé de decirte también.

Perdóname por pensar
que esto era invencible
y que nunca iba a acabar;
Por hacerme invisible
y fingir que nada iba a pasar;
Por alejarme
cuando todo empezó a fallar,
perdóname…
Aunque también debes aceptar
que no fui tan culpable.

Estas letras no son para que regreses,
porque tampoco quiero que eso pase,
tan solo reconozco mis errores
para continuar y estar en paz.

Te amé como no amé a nadie más,
pero en los últimos años;
En los últimos meses,
se hicieron tantos vacíos
que ya no supimos llenar;
Nos hicimos heridas
que no pudimos sanar
y la mirada en esos ojos
que nos miraron pelear
nunca la podré olvidar
y toda la vida me hará llorar.

En mi vida siempre serás especial,
siempre serás aquella persona
cuyo recuerdo me hará sonrojar
y esbozar una sonrisa de felicidad,
pero ahora debemos continuar.

Héctor H. García
Poeta

Poemas :  Ao poeta desconhecido
A poesia precisa de você,
assim como a Natureza
precisa do anum preto:
pássaro desprovido
de qualquer beleza,
inclusive de canto.

A poesia precisa de você,
como o céu precisa das nuvens,
para formar e reformar
este lindo manto.

A poesia precisa de você,
para somar...
Somando-se um, mais um, mais um,
a poesia nunca vai parar.

A.J. Cardiais
11.03.2010
Poeta

Textos :  Dietro gli specchi di Cronos.
Dietro gli specchi di Cronos.

In vesti reali e metaforiche, a farci comprendere la relatività del tempo e la preziosità di ogni istante, perché una vita intera si può riassumere e capovolgere in un giorno. Alcune hanno scritto molto, raccontando e raccontandosi; altre sono stati sintetici e precisi; altre hanno cavalcato la pagina con piglio narrativo, creando un discorso senza soluzione di continuità. Nasce come esigenza dell’uomo di pensare, di dare una risposta il più possibile razionale agli interrogativi sulla vita, la natura e l’esistenza…

Per il pensiero antico invece il tempo era un mulino. Ciclico e oracolare, il tempo degli antichi è il cielo astronomico, l’immagine mobile dell’eternità. Estraneo alla storia e attraversato dalle forme eterne dei corpi celesti, il cielo è il reame dell’esistenza vera, di cui la terra non è che il riflesso: lassù troveremo stelle, pianeti e le idee della matematica, ma anche alberi, mulini, fiumi, mari, archi, frecce, fuochi e animali. L’intuizione allora è che un pensiero come quello antico non poteva che esprimere in termini mitici quelle che sono verità razionali, matematiche: in una parola, scientifiche.

La verità può essere raggiunta sia attraverso la religione rivelata sia attraverso la filosofia speculativa e che nessuna delle due poteva scindere dall’altra.

Sant’Agostino (354-430 d.C.), “Credo ut intelligam, intelligo ut credam”, la necessità di credere ed avere una fede per capire con la ragione, in quanto con la ragione si può consapevolmente convalidare la fede.

Oggi abitiamo l’inconcepibile: il dominio della fisica non asseconda più la nostra abitudine a uno spazio univoco e a un tempo lineare. Dietro la superficie delle cose la realtà ha da tempo perso l’uso della parola, per descrivere le leggi del cosmo senza cadere in grossolane mistificazioni si deve fare ricorso a formule matematiche estremamente astratte e inospitali per la vita umana – se non per i pochi addestrati a comprenderne i meccanismi sottilissimi. Le parole cambiano il mondo. Attraversano spazio e tempo, sedimentandosi e divenendo cemento sterile o campo arato e fertile.

La comunicazione disfunzionale non lascia spazio di risposta che trovandosi esposto continuamente a messaggi contraddittori di questo tipo diviene incapace di comprendere correttamente i legami esistenti tra i due livelli della comunicazione.

Fin dai tempi più antichi, l’arte è stata un veicolo di comunicazione universale, perché un’immagine può superare il problema della diversità tra lingue, culture, diversità, persino superare l’ignoranza e l’analfabetismo.

Come le capacità linguistiche e i contesti culturali incidono sull’amnesia.

Siamo bombardati di immagini in ogni istante, ma solo alcune di essere rimangono nella nostra memoria, e nella storia…

la tecnologia può essere di ausilio nel rallentare il declino cognitivo e nel migliorare i riflessi, come avviene nella neuroriabilitazione. Certamente non si possono trascurare gli svantaggi conseguenti a un abuso delle tecnologie, come l’atrofia della materia grigia, area cerebrale importante per la programmazione, frequentemente presente negli adolescenti dipendenti dai videogames…

assorbono molte informazioni e ben presto iniziano a rispondere agli stimoli esterni, sviluppando sempre più chiaramente quantomeno la memoria a breve termine.

Iniziamo a mapparlo, a costruire un’immagine interiore di ciò che ci circonda: anni importantissimi per determinare cosa saremo, eppure, di nuovo, non riusciamo a ricordarli in età adulta. Si tratta di emozioni intense e piacevoli, le quali appagano e il soggetto desidera viverle; di conseguenza passa in secondo piano la gravità del reato commesso.
… simboleggia la possibilità di evasione fornita dalla lettura e la sua possibilità di trascendere i limiti del reale…. è uno di noi, che combatte con le incertezze che gli si parano davanti e con sentimenti sempre più contrastanti. Ma nonostante tutto e tutti consapevole del proprio passato e del futuro che lo attende… un costrutto complesso che prevede la presenza di gestione delle proprie e altrui emozioni, capacità di adattamento, autocontrollo e capacità di esprimere e raccontare i propri stati così da trovare significati alle esperienze presenti e passate.

Imparare l’autoregolazione emotiva, aumentare il benessere soggettivo e relazionale sono processi che corrispondono a una modifica strutturale del cervello, ovvero all’allungamento delle estremità dei cromosomi, i telomeri

Ma in realtà c’è chi non esclude che la filosofia, in quanto pura curiosità, nasca molto prima nel momento in cui le persone cominciano a porsi delle domande. Il pensiero astratto è una facoltà umana ed è quello che lo distingue dagli altri animali. In questo senso la filosofia è nata con l’uomo e morirà con lui, la capacità di motivare se stessi e di persistere nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni; di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione; di modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare.

È difficile immaginare il futuro di un mondo vertiginosamente in corsa. Ci sono state più svolte epocali negli ultimi 100 anni che nei precedenti 2000! Per lungo tempo ho pensato che l’uomo ad un certo punto si sarebbe fermato, sarebbe tornato alle origini, ai bisogni essenziali. Ora credo molto meno alle rivoluzioni e non penso nemmeno che ci autodistruggeremo. Il concetto è semplice: trovare l’equilibrio. Il bisogno di raccontarsi e di raccontare è centrale nella vita di ogni individuo e il metodo dell’ auto narrazione rappresenta uno strumento utile per l’interpretazione della realtà, per sollecitare il recupero di senso esistenziale, spirituale, relazionale, cognitivo e affettivo della propria storia di vita.

L’uomo si adatterà alle nuove situazioni, come ha sempre fatto, svilupperà soluzioni di vita sorprendenti ed ad oggi impensabili. Occorre solamente adattarsi con consapevolezza, stando attenti a non farsi travolgere. ossia il modo in cui controlliamo noi stessi; racchiude al suo interno: consapevolezza di Sé, da intendersi come capacità di riconoscere le proprie emozioni, sapere quali sono i propri limiti e le proprie risorse ed avere sicurezza nelle proprie capacità.

Bisogna innanzitutto considerare che l’attività del cervello conseguente all’amicizia off-line e on-line è sostanzialmente identica. In altre parole le aree del cervello che si attivano attraverso i social media sono molto simili a quelle che si attivano con le amicizie reali, ovvero le aree del lobo temporale, importanti per la definizione dell’identità. Se ciò non ci deve portare immediatamente a demonizzare la realtà virtuale, è innegabile il rischio insito in un abuso della realtà virtuale.


All rights belong to its author. It was published on e-Stories.org by demand of Joel Fortunato Reyes Pérez.
Published on e-Stories.org on 06/10/2017
.
Poeta

Poemas :  ¿Pecado?
He adorado desde siempre
cada palmo de tu cuerpo,
podría hasta deletrear
tus felinos movimientos,
hasta el punto de perder
mi voluntad entre tus formas
y su cadencia en arrebato.

Sólo fue verte y…
sentir el peligro, el furor
de tu lascivo encanto,
rompiendo toda resistencia,
doblegando cualquier control
y es que, ¿por qué no juntar
lo carnal a tu belleza sin par?

¿Que podría llamarse pecado?,
que lo hagan… y me cuenten
como un empedernido pecador;
pretendo remontar incesante
cada cúspide, prados y grutas
y en esa excitante travesía,
que tu voluptuosidad
arrase mis sentidos y fortaleza.
Poeta

Poemas :  Equação do amor
Corre pra mim...
Talvez eu ainda não saiba
o que é o amor;
Não tenha decifrado
esta cifra, mas...
Corre pra mim.

Corre pra mim,
com toda incerteza
de qual caminho tomar
num labirinto;
com toda insegurança
de quem tateia num escuro.

Corre pra mim,
que eu também estarei correndo
pra você,
com as mesmas dúvidas...
Quem sabe, junto,
a gente consiga resolver
esta equação?

A.J. Cardiais
24.09.1989
Poeta

Poemas :  Una canción para cuando despiertes
Yo te daré una mañana una canción,
despertarás sin temor, sin soledad,
olvidarás aquello que te hizo llorar, te hizo dudar
y a creer en mí aprenderás, aprenderás,
aprenderás.

Porque yo te daré paz, silencio, amor, hogar,
una canción, sueños con hijos te daré.
Y cuando lleguen noches que te hagan temer la oscuridad
y estés pequeña y por llorar te cuidaré…
te cuidaré
Amanecer, verte dormida y comprender
que eres así, todas las cosas que soñé:
tenerte, amarte y proteger tu desnudez, tu pequeñez
necesitar que seas así, que seas así,
que seas así.

Porque yo te daré una mañana una canción,
despertarás sin temor, sin soledad,
y cuando lleguen noches que te hagan temer la oscuridad
y estés pequeña y por llorar te cuidaré…
te cuidaré…
y cuando lleguen noches que te hagan temer la oscuridad
y estés pequeña y por llorar te cuidaré…
te cuidaré…
y cuando lleguen noches que te hagan temer la oscuridad
y estés pequeña y por llorar te cuidaré…
te cuidaré…
y cuando lleguen noches que te hagan temer la oscuridad
y estés pequeña y por llorar te cuidaré…

Por Sergio Denis


[img width=300]http://i0.wp.com/eltermometroweb.com/wp-content/uploads/2017/03/Sergio-Denis.png?resize=678%2C381[/img]
Poeta

Sonetos :  Lejos estas, Florencia
Tanto he de esperar para tenerte
Que siento el ruido que de la ausencia
Viene, se palpa en el aire esencia
De aromas suaves, la calma inerte.

Tú nunca sabrás lo que es amarte
Es el dolor del alma, demencia
De pesares, sentida secuencia
Visiones lejanas, perdonarte

Por haberte ido, jamás odiarte
Apretar mi mano reverencia
Del alma, que siente lamentarte

Extraño tu sonrisa, sentencia
De jueces celestiales, tocarte
No puedo, lejos estas Florencia.



Por Conrado Augusto Sehmsdorf (Kurt)




[img width=300]https://sakuratanoshimi.files.wordpress.com/2013/02/l_f79e4c6a03e03fbfd32888b97a461f27.jpg[/img]
Poeta

Poemas de introspectíon :  Psicoanálisis
No he podido cosechar lo que sembré
Tal vez no sembré, nada para cosechar
Olvidos que quedaron en el camino
Recuerdos que vuelven a la memoria
Sentidos ruidos, de silencios sordos
Miradas turbias en cielos limpios.

Latidos en la piel, moribundas
Espinas clavadas en el corazón
Caminos que recorrí sin caminar
Imágenes que soñé sin estar
Vagabundo, en un mundo cruel
Que huele a sangre, que huele a hiel.


Por Conrado Augusto Sehmsdorf (Kurt)
[img width=300]https://sigmund-freud.wikispaces.com/file/view/freudiw1.jpg/178774485/freudiw1.jpg[/img]
Poeta

Poemas :  Intuitivamente
Áh poesia...
Quanto mais procuro
a razão da sua existência,
mais eu me complico,
com tanta teoria.

Explico:
Eu sei que você existe,
onde você está
e procuro usá, ao meu modo...

Mas não me peçam
explicações racionais,
literárias e coisas e tais.

Já procurei nos livros explicações,
mas só me causou mais confusões.
Então prefiro continuar assim:
intuitivamente.

A.J. Cardiais
13.04.2010
Poeta